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Dalle Origini ai Neonedifici: Storia Evolutiva dei Casinò

I casinò hanno una storia affascinante che abbraccia secoli di evoluzione. Dalle loro umili origini alle sfarzose strutture neonedifici dei giorni nostri, la storia dei casinò è un viaggio attraverso il tempo e la cultura.

Le origini dei casinò possono essere fatte risalire a civiltà antiche come quella romana e quella cinese. I giochi d’azzardo facevano parte delle attività di intrattenimento di queste culture, spesso utilizzati come strumento per la socializzazione e l’interazione tra le persone.

Tuttavia, è nel XVII secolo che i casinò iniziarono ad assumere una forma più riconoscibile. Il Casinò di Venezia, costruito nel 1638, è spesso considerato uno dei primi veri casinò al mondo. Situato nel Palazzo Dandolo, il casinò di Venezia offriva una varietà di giochi d’azzardo, tra cui il famoso gioco della roulette.

Durante il XIX secolo, i casinò si diffusero in tutto il mondo, spinti anche dall’aumento dei viaggi e dal turismo. Monte Carlo divenne un’importante destinazione di gioco d’azzardo grazie al Casinò di Monte Carlo, inaugurato nel 1863. Questo casinò divenne noto per il suo lusso e la sua eleganza, attirando visitatori da tutto il mondo.

Nel corso del XX secolo, i casinò hanno continuato a evolversi. L’espansione dei casinò negli Stati Uniti, specialmente a Las Vegas, è stata un importante capitolo nella storia dei casinò. Negli anni ’40 e ’50, Las Vegas divenne un’epicentro per il gioco d’azzardo e l’intrattenimento, con l’apertura di casinò iconici come il Flamingo e il Sahara.

L’evoluzione dei casinò negli ultimi anni

Negli ultimi decenni, i casinò sono diventati simboli di sfarzo e grandiosità, con complessi alberghieri e di intrattenimento che spesso includono teatri, ristoranti di alta classe e altre attrazioni. Gli sviluppi tecnologici hanno anche portato all’emergere dei casinò online, consentendo alle persone di giocare ai loro giochi preferiti direttamente da casa.

L’ampia varietà di casinò online ha portato alla creazione di pagine di confronto come Affiliation.bet dove i giocatori possano confrontare e scegliere il casinò più conveniente.

Oggi, i casinò sono parte integrante dell’industria dell’intrattenimento e del turismo in molti luoghi del mondo. La loro storia evolutiva, dalle umili origini ai neonedifici moderni, riflette le dinamiche culturali, sociali ed economiche dei tempi passati e presenti.

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Ancona in lutto dopo la morte del giovane campione Riccardo Cesini

Ancona piange il giovane campione Riccardo Cesini. È morto a Santa Margherita Ligure, dopo una tranquilla mattinata a passeggiare per far compagnia al suo amico, che doveva compiere una regata. Fu colpito da un malore, il giovane faceva pallanuoto ed era diventato campione del mondo di vela.

Riccardo Cesini pochi giorni prima della sua morte, compì 36 anni. Lavorava come dipendente per le Ferrovie dello Stato, ma al di fuori delle ore lavorative, si impegnava molto nei suoi due sport preferiti: pallanuoto e vela. Il primo lo cominciò a partire dalla sua giovane età.

Cesini portò in A2 la squadra vela di Ancona

Il suo gran successo accadde dieci anni fa, quando riuscì a far qualificare la squadra di Vela della città di Ancona, in serie A2. E pochi giorni fa da capitano della rosa, si occupò di farla salire nuovamente nella stessa serie, dopo anni di sconfitte.

Riccardo Cesini soprattutto nell’anno 2017 ricevette tantissime soddisfazioni nel mondo dello sport. Tra le più celebri, la vittoria della “Regata del Conero“e il titolo mondiale acquisito, dopo la competizione d’equipaggio e imbarcazione BeWild.

Il giovane campione non lo era solo nello sport, ma sopratutto nella vita. Lo dimostra il calore e l’affetto dei cittadini, amici e parenti, che piangono la sua morte. “Il suo carattere umile, una persona dolce e generosa, sempre a disposizione di tutto e tutti“, queste le parole della gente che lo ha circondato e che gli è stata sempre vicino.

 

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Ancona: Spacciava marijuana nel suo bar, ora in carcere

Era proprietario di un bar ad Ancona, il ventunenne E.D.S, che tra un drink e un altro spacciava marijuana e hashish. La sua attività imprenditoriale termina due giorni fa, quando la Polizia ha potuto arrestarlo dopo settimane di osservazioni varie.

Infatti la Squadra Mobile ha cominciato ad aver sospetti, nel momento in cui nel locale del giovane ora in carcere, c’era un movimento di gente nota e accusata di spaccio dall’Antidroga. Effettivamente i sospetti erano più che veritieri.

Marijuana nel bar del ventunenne finito in carcere ad Ancona

Il proprietario del bar di Ancona, forse non era soddisfatto delle sue entrate a livello commerciale. La Squadra Mobile dopo una lunga perquisizione al locale, non ha potuto non notare un ripostiglio contenente:

  • Hashish;
  • Marijuana;
  • Una lama, che possibilmente veniva usata per tagliare la droga;
  • Una lista di nomi e somme da destinare ai consumatori di stupefacenti;
  • Una bilancia di precisione;

Per concludere, sono stati sottratti €1,000 che a sua volta si trovavano nelle tasche del giovane imprenditore spacciatore. Soldi che le Forze dell’Ordine hanno sequestrato, in quanto gli investigatori hanno intuito si trattassero dei profitti provenienti dall’attività illegale.

Una volta eseguiti gli opportuni accertamenti, le Forze dell’Ordine non hanno potuto far altro che ispezionare anche la casa del giovane, in cui vi abitano anche i genitori, che in realtà sono i reali proprietari dell’attività commerciale di Ancona.

All’interno dell’appartamento, con precisione nella stanza del ventunenne E.D.S c’erano €250 in contanti, più altre quattro banconote da €20 ciascuna. Con molta probabilità derivanti dall’attività di spaccio di droga. Il procuratore Marco Pucilli, ha messo il giovane agli arresti domiciliari, in quanto al bar è sotto sequestro probatorio.